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Fotovoltaico
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Fotovoltaico e “spalma-incentivi”, è davvero questa la strada giusta?

Forse non tutti sanno che il 40% dell’elettricità prodotta in Italia proviene da fonti rinnovabili.

Da un convegno promosso da GSE sul rapporto Energy Technology Perspective dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, è emerso che le fonti green si sono posizionate come prime fonti elettriche italiane, lasciando alle loro spalle anche il metano.

È questo un risultato che costituisce un motivo di vanto per l’Italia, ma, stando agli analisti dell’energia, tutto questo non basta: è necessario investire in misura maggiore sulle rinnovabili affinché queste possano essere sfruttate appieno.
Sarebbe dunque necessario abbandonare la vecchia politica degli incentivi e concedere sovvenzioni più efficaci e consistenti.

Nonostante a esprimersi in questo senso siano stati personaggi autorevoli, il governo punta ancora sugli incentivi, che vengono continuamente rimodulati e che, quando emessi, si rivelano ben diversi da come erano stati dichiarati per promuoverli.

Nell’ambito in questione l’argomento all’ordine del giorno è il cosiddetto “spalma-incentivi”, un provvedimento sull’energia fotovoltaica contenuto nell’articolo 26 del decreto Competitività.
Quest’ultimo è stato rigettato dal Tar del Lazio, per il quale sarebbe contrario alla Costituzione.
Se questo sia vero lo stabilirà la corte costituzionale, cui la sorte dello “spalma-incentivi” è stata delegata.
Tale misura era divenuta legge l’undici Agosto dello scorso anno e aveva mutato (da Gennaio) il sistema di incentivazione alla corrente prodotta da pannelli solari, al fine di renderla un peso più leggero sulle bollette.
In poche parole, avrebbe dovuto trattarsi di un sussidio minore a livello quantitativo, ma di maggiore durata sul piano del tempo.

In virtù del decreto “spalma-incentivi”, numerosi istituti di credito hanno ostacolato i finanziamenti che in precedenza avevano concesso per dotarsi di impianti fotovoltaici sulla base dei differenti tempi di rientro.
Questo ha fatto sì che arrivassero una miriade di ricorsi, tra cui un cospicuo numero in relazione al quale il Tar del Lazio ha depositato le proprie sentenze il 23 Giugno scorso.

Convinta che né lo “spalma-incentivi”, né altre misure affini possano sortire gli effetti auspicati, la Omnia srl si sta interessando alla possibilità di dar vita a un impianto pilota in grid parity.
Qualora il progetto decollasse, questo segnerà la strada da percorrere, facendo capire come le incentivazioni in campo fotovoltaico abbiano ben poca importanza.


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