La tecnologia digitale ha notevolmente migliorato le nostre vite rendendoci più semplice il lavoro, lo studio, persino gli hobby. Come ogni medaglia che si rispetti però anche in questo caso c'è un risvolto negativo. Purtroppo infatti la tecnologia digitale ha aperto le porte alla pirateria. La pirateria è la riproduzione illecita delle opere creative quali musica, film, video e libri, un fenomeno pericoloso perché compromette la crescita del settore creativo. Non solo, la tecnologia digitale anche laddove non è illecita comporta delle ripercussioni negative per gli autori.
Sì, perché purtroppo c'è bisogno di fare affidamento su società di distribuzione che tengono per sé buona parte dei guadagni. Lo sa bene Filippo Sugar, nuovo presidente della Siae, che ha infatti deciso di dichiarare una vera e propria guerra alla pirateria digitale. Filippo Sugar è la persone giusta per guidare questa guerra e forse anche per questo motivo è stato eletto presidente con una larga maggioranza. Dopotutto infatti ha alle spalle un'esperienza ventennale nel settore musicale grazie all'azienda di famiglia Sugar Music che ha portato al successo molti importanti nomi della musica italiana; un artigiano della musica, come in molti lo hanno definito, che di sicuro è consapevole di quali siano le esigenze di questo settore in continua mutazione.
Ovviamente sono molti i cambiamenti che la Siae dovrà affrontare per riuscire a combattere la pirateria digitale senza per questo però dimenticare che proprio le nuove tecnologie sono delle vere e proprie opportunità per gli autori alla ricerca di visibilità e di nuove revenue. Tra i cambiamenti più importanti dobbiamo ricordare l'apertura a collaborazioni con altri paesi europei, l'accensione di accordi con le aziende digitali più grandi come YouTube ad esempio nonché una comunicazione più efficace con i suoi associati e con tutti coloro che hanno intenzione di utilizzare le loro opere. Tutti questi cambiamenti renderanno la società più europea e allargheranno i suoi orizzonti con la speranza che questo basti per far crescere il mercato odierno della creatività.
E così finalmente sarà possibile garantire agli autori di poter ottenere delle giuste entrate economiche e di poter sviluppare il loro business al meglio. Finalmente insomma si potrà ancora fare cultura, una cultura quella italiana che è davvero fertile e ricca e che merita quindi il massimo rispetto possibile. Filippo Sugar vuole insomma una Siae molto più moderna e capace di stare al passo con le esigenze odierne nonostante le difficoltà che il digitale porta con sé; una Siae capace però di sfruttare in modo positivo le nuove tecnologie e di coglierne tutti i frutti al meglio. Riuscirà in questa sua impresa? Speriamo proprio di sì, perché non ci potrebbe essere niente di meglio che vedere la cultura italiana svilupparsi e crescere sempre più intensamente. Gli strumenti ci sono, adesso dobbiamo solo attendere che Filippo Sugar li sfrutti per il suo progetto di una nuova Siae sempre più innovativa.