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comune di Viadiana
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Visura camerale porta a esposto da parte del Comune

Il Comune di Viadiana vuole vederci chiaro sulla visura camerale della Stone Service spa, una società che avrebbe chiesto e ottenuto come risarcimento dal Comune stesso 53mila Euro per cambiare la destinazione d'uso di un capannone di proprietà dell'azienda.

Stando all'esposto, dopo l'accordo preso, il capannone non doveva essere più utilizzato a scopo commerciale, ma soltanto come deposito. Invece, la Stone Service avrebbe affittato il capannone a una seconda azienda, la Briantina spa, che avrebbe adibito nuovamente il capannone a uso commerciale.

Nell'esposto riferito alla Briantina spa, si fa riferimento alla visura camerale online dell'azienda, perché tra i proprietari farebbe capolino il sindaco di Viadiana. La sede principale dell'attività riportata in visura camerale è l'ufficio privato del sindaco e il suo nome compare nel consiglio di amministrazione.

I consiglieri hanno così ritenuto che il sindaco non potesse non sapere che il capannone fosse adibito con l'inganno a scopo commerciale, dopo il pagamento ricevuto dal Comune di Viadiana. Mentre ci si appresta alle dimissioni del primo cittadino, si vanno a guardare i documenti che hanno portato all'esoso rimborso.

Oltre alla visura camerale, la Stone Service nel 2008 avrebbe presentato la documentazione relativa al capannone per richiedere un rimborso per il cambiamento di destinazione d'uso. Secondo l'esposto, tutto questo avveniva mentre in Comune c'era il sindaco (allora consigliere), che era ben consapevole dell'illegittimità di quel rimborso.

Confrontando i passaggi di proprietà del capannone con la visura camerale della Stone Service, si scopre che nel 2004 l'azienda acquista l'immobile da una terza società (che aveva utilizzato la concessione edilizia per costruirlo). Successivamente, il capannone viene adibito sulla carta a uso produttivo per ottenere il rimborso, quando la Briantina spa inserisce in visura camerale l'affitto di alcune zone del capannone a uso commerciale.

Nel 2008, il rimborso viene elargito, ma nel 2012 si scopre che la Briantina spa usa il capannone come locale commerciale. Il Comune multa quindi la Stone Service per quasi 40mila Euro, ma l'azienda si rivolge al Tar. Il giudizio si aspetta per Luglio 2014, quando il Tar, verificando la visura camerale della Stone Service, dovrà stabilire se il rimborso è stato legittimo o meno.


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