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Visura catastale
Visura catastale

Visura catastale: istruzioni per l’uso

Che cos’è: La visura catastale è un documento che contiene i dati sulla consistenza (dimensione) di un immobile. Può essere richiesta in concomitanza con il periodo della dichiarazione dei redditi (quindi a fini fiscali), o in caso di compravendita dell’immobile, presso l’Agenzia del Territorio o via Internet, attraverso i numerosi portali che offrono i servizi del catasto on line.   La lettura della visura catastale può risultare un po’ ostica ai non addetti ai lavori; di seguito viene fornito un elenco delle voci ivi presenti, con relativa spiegazione.

La prima suddivisione evidente si ha fra i dati identificativi e quelli di classamento.   I dati identificativi: riguardano la posizione dell’immobile oggetto della visura catastale sul territorio di un determinato comune. Le voci esplicative della collocazione sono:

  • sezione
  • foglio
  • particella
  • subalterno

L’ultima, in particolare, è relativa alla posizione dell’immobile all’interno di un edificio. Volendo considerare un condominio, un appartamento corrisponderà a un numero di subalterno  e, di conseguenza, nella visura del catasto on line, ma anche nello stampato ordinario, ci saranno diversi subalterni. Le parti comuni dell’edificio non sono considerate beni censibili.

Se nel corso del tempo verranno fatte delle modifiche all’interno del condominio, il numero dei subalterni varierà, mantenendo un ordine progressivo.   I dati di classamento: I dati che rientrano in questo insieme riguardano la rendita catastale dell’immobile. Si suddividono in:

  • zona
  • microzona
  • categoria
  • classe
  • consistenza
  • rendita

Procedendo per punti, la prima è la porzione di territorio comunale in cui si trova il cespite: in quest’area sono presenti immobili con reddito simile. La seconda è la zona territoriale dove sorgono fabbricati accomunati da caratteristiche analoghe. La categoria identifica la tipologia dell’immobile ed è costituita da codici alfanumerici:

  • A 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 9, 10, 11 che equivalgono rispettivamente a signorile, civile, economico, popolare, ultrapopolare, rurale, villino, castelli o palazzi con pregi artistici, uffici, tipici dei luoghi
  • C2 per cantine e depositi
  • C6 per autorimesse e box

La classe indica la qualità dell’immobile. La qualità dell’immobile e il valore della classe sono direttamente proporzionali. La consistenza è la dimensione dell’immobile. Si misura in vani se si tratta di abitazioni, in metri quadrati se si stratta di box. In linea generale, 25 mq corrispondono a un vano e il calcolo dei vani viene effettuato tramite un programma automatizzato. La rendita catastale: è calcolata da software dedicati, che elaborano i dati di consistenza, tariffa estimo, zona censuaria, categoria e classe.

Dalla rendita si può desumere il valore catastale, calcolando il prodotto della rendita stessa per un coefficiente stabilito periodicamente.   Altre informazioni: oltre ai due dati precedentemente trattati, nella visura catastale sono infine disponibili informazioni su atti precedenti, provenienza, indirizzo e proprietà dell’immobile. Come sopra indicato, le visure sono disponibili sia all’Ufficio della locale Agenzia del Territorio che presso i siti internet di agenzie autorizzate che offrono i servizi del catasto on line assieme ai certificati catastali, agli estratti di mappa, alle planimetrie e ad altri documenti.


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