Nel corso delle visite guidate a Siena, non si può non riservare la giusta attenzione alle tante chiese rinascimentali che impreziosiscono la città. Se è vero che il centro storico senese mette in mostra una città tipicamente medievale, con i suoi edifici realizzati in cotto, le vie molto strette e monumenti come il Palazzo Pubblico e la Cattedrale che risalgono al XII secolo e al XIII secolo, è altrettanto vero che anche il periodo rinascimentale è ben rappresentato in una grande varietà di edifici: e, d'altro canto, questo periodo ha avuto un ruolo molto importante per lo sviluppo di Siena. Non è un caso, per esempio, che proprio intorno al Quattrocento si sia definito il ruolo delle Contrade, in un'epoca in cui il Palio veniva considerato addirittura come un'occasione di mondanità in grado di attirare l'attenzione degli alti prelati e dei sovrani di tutta Europa.
Insomma, chi è in procinto di prenotare delle visite guidate Siena non può fare a meno di andare alla scoperta delle chiese più belle del centro storico costruite nel Rinascimento, come per esempio la Chiesa di Santa Maria in Portico a Fontegiusta: si tratta di un edificio religioso che è stato costruito in via di Fontegiusta con lo scopo di celebrare la vittoria ottenuta dalla città in occasione della battaglia di Poggio Imperiale. Conclusa negli anni '80 del XV secolo, custodisce alcuni cimeli che appartenevano al celebre navigatore Cristoforo Colombo, il quale in gioventù aveva frequentato l'università proprio qui.
Un'altra delle chiese rinascimentali che meritano di essere scoperte in occasione delle visite guidate a Siena è la Basilica di San Clemente in Santa Maria dei Servi, il cui stile architettonico deriva da lavori che si sono protratti per ben tre secoli: gli esperti, non a caso, parlano di uno stile gotico rinascimentale. Solo nel 1537 i lavori si sono conclusi: la basilica, che si trova sul colle che domina Valdimontone in piazza Manzoni, presenta un transetto tipicamente rinascimentale.
Da non perdere è, poi, la Chiesa di San Martino, che dà il nome al Terzo di San Martino, vale a dire una delle tre zone in cui Siena è suddivisa. L'edificio è stato costruito nel XII secolo, per poi essere ingrandito quattro secoli dopo: situato in via del Porrione, accoglie al proprio interno numerose opere d'arte che sono riconducibili a diversi periodi. Gli appassionati non possono rimanere insensibili davanti alla Natività di San Martino, dipinto realizzato da Domenico Beccafumi.
Infine, in questa rassegna vale la pena di menzionare anche la Chiesa di Santo Spirito (in passato era un convento, poi è diventato un carcere), le cui origini risalgono agli ultimi anni del XV secolo. Tra le opere che vi si possono ammirare si distingue un presepio in terracotta decisamente raro che è stato dipinto nel 1504 da Ambrogio della Robbia, ma ci sono anche degli affreschi straordinari, portati a termine pochi decenni più tardi, frutto del talento artistico di Giovanni Antonio Bazzi, cioè il Sodoma.